Il titolo scelto per questo piccolo articolo, racchiude tutto il lavoro tecnico e di mediazione effettuato dalla squadra ARI LIVORNO per ripristinare una componente importantissima per la vita della sezione, ovvero il ripetitore VHF R1. Credo che oltre alla funzione principale prettamente incentrata alla comunicazione radioamatoriale o di emergenza che sia, svolga anche l’importante compito di aggregazione e punto di riferimento per i soci della sezione e per i radioamatori dell’intera provincia di Livorno. Non è raro, infatti, che venga detto: “Ci troviamo sull’R1!”.
Leggi tutto: R1 Sezione ARI Livorno: quando il risultato è l'essenza della squadra
I Radioamatori
Il radioamatore, in gergo OM (acronimo dall'inglese Old Man) o ham, è uno sperimentatore, senza finalità di lucro, del mezzo radio inteso nella più ampia accezione del termine.
Adempimenti di legge che regolano l'attività
Il radioamatore per poter operare deve avere superato un esame scritto, indetto con cadenza in genere semestrale, dal Ministero delle Comunicazioni per l'ottenimento di una patente. Il radioamatore stesso potrà quindi progettare, modificare o costruire ex novo i propri radiotrasmettitori purché ottemperanti le specifiche tecniche stabilite dal Ministero.
Ottenuta la necessaria abilitazione con il superamento dell'esame, se non sussistono elementi pregiudizievoli sulla persona (ad esempio importanti precedenti penali), è possibile ottenere dallo stesso Ministero l'autorizzazione a trasmettere (una volta chiamata "licenza", ora "autorizzazione generale"). La stazione che in questo modo il radioamatore è autorizzato a impiantare e usare è identificata in tutto il mondo in maniera univoca da un nominativo radioamatoriale. Il nominativo viene assegnato dal Ministero delle Comunicazioni ed identifica la stazione ed il suo titolare.
Il nominativo radioamatoriale
Il nominativo radioamatoriale è una sigla composta da lettere e numeri assegnata dall'autorità competente in ciascun paese (in Italia il Ministero delle Comunicazioni). Il nominativo è divisibile in due parti: il prefisso ed il suffisso.
Nel caso del nominativo IK1AAA, il prefisso è costituito da IK1, mentre il suffisso è AAA. Il prefisso è costituito a sua volta da un prefisso nazionale (IK nell'esempio, dove I indica che il nominativo appartiene ad una stazione italiana) e da un numero di call area (1).
I prefissi utilizzati fanno parte di assegnazioni stabilite in sede internazionale dalla Unione Internazionale delle Comunicazioni (ITU), emanazione delle Nazioni Unite. Alcuni esempi:
- HB9 è un prefisso svizzero.
- S51 è un prefisso sloveno.
- PA1 è un prefisso olandese.
- EA4 è un prefisso spagnolo.
- PY1 è un prefisso brasiliano.
- 3A2 è un prefisso del Principato di Monaco.
- VU2 è un prefisso dell'India
La radio e l'antenna
Per poter trasmettere sulle frequenze radioamatoriali, è necessario un apparato radio adeguato. La radio è collegata ad un'antenna di dimensioni inversamente proporzionali alla frequenza utilizzata.
Le antenne più utilizzate sono il dipolo, la Yagi, la cubica quad, la delta loop ed i loop magnetici (forma circolare).
Le antenne si classificano in "direttive" e "omnidirezionali". Le prime permettono di aumentare l'intensità del segnale trasmesso (in gergo tecnico si parla di guadagno espresso in decibel) concentrandolo nella direzione in cui si trova la stazione ricevente. Esempi di antenne direttive sono le classiche antenne televisive per stazioni terrestri.
Le antenne omnidirezionali, invece, hanno la caratteristica di ricevere e tramettere con un lobo di radiazione la cui sezione orizzontale (parallela al terreno) è un cerchio. Dotate di un minore guadagno rispetto alle direttive, vengono solitamente utilizzate sulle stazioni mobili oppure quando non si conosce la posizione della stazione corrispondente. Le antenne dei telefoni cellulari e quelle delle autoradio sono esempi di antenne omnidirezionali.
La frequenza su cui si trasmette determina la lunghezza d'onda, normalmente identificata dalla lettera greca λ (lambda). È calcolabile, espressa in metri, facendo la divisione tra 300.000 (km/s = velocità della luce) e la frequenza espressa in kHz. Ad esempio 300.000 / 3.750 kHz dà come lunghezza d'onda 80 metri esatti e proprio per questo la banda che va da 3,5 a 3,8 MHz viene chiamata banda degli "80 metri". Analogo risultato si ottiene dividendo 300 per la frequenza espressa in MHz.
Per effettuare il collegamento tra radio e antenna si usa del cavo coassiale. La radio, il cavo coassiale e l'antenna devono avere la stessa "impedenza caratteristica" e solo in questo caso si ottiene il massimo trasferimento di potenza (dalla radio all'antenna in trasmissione e dall'antenna alla radio in ricezione): è di fondamentale importanza la qualità del cavo coassiale perché un cavo di elevata qualità e del quale durante l'uso vengono mantenute il più possibile le caratteristiche dichiarate dal fabbricante, riduce le perdite di potenza, e annulla o riduce il pericolo di disturbi ad altri impianti radioelettrici compresi gli impianti di ricezione televisiva. L'impedenza assunta oggi come standard per i ricetrasmettitori è pari a 50 ohm, diversa da quella degli impianti televisivi, che è invece di 75 ohm.
È il caso di osservare che mentre il trasmettitore ha dei problemi (osservabili e facilmente misurabili) se la potenza erogata non arriva tutta all'antenna (riscaldamento, emissione di interferenze), la stessa cosa avviene per il segnale che arriva dall'antenna e che sarebbe utile arrivasse tutto al ricevitore. L'adattamento d'impedenza è dunque importante sia per il ricevitore che per il trasmettitore.
La comunicazione tra i radioamatori
I radioamatori usano la radio principalmente per comunicazioni tecniche. Il regolamento ministeriale che disciplina l'esercizio della stazione radio non permette discussioni politiche, religiose e commerciali. Possono essere scambiate opinioni d'indole personale e notizie tecniche e scientifiche. Durante il collegamento vengono scambiati dei "rapporti", cioè una sequenza di numeri, per indicare la qualità complessiva del segnale ricevuto e della modulazione di chi sta parlando. In telegrafia il rapporto è composto da tre numeri, indicati come RST dove:
- R=Readability: l'intelleggibilità del messaggio ricevuto,
- S=Strength: l'intensità del segnale ricevuto,
- T=Tone: la qualità del tono modulante trasmesso.
Il rapporto RST, nella sua interezza, indica la qualità complessiva della radiocomunicazione. In fonia (SSB, FM, AM) il rapporto è composto solo dai primi due numeri, cioè R e S. Al termine della comunicazione è buona norma compilare il log di stazione, un diario non più obbligatorio, sul quale vengono elencati i collegamenti effettuati. Attualmente esistono molti software che permettono l'inserimento dei contatti nel PC. Per le conferme dei contatti possono essere compilate le cartoline di conferma dette anche QSL card o più brevemente QSL ed inviate tramite il servizio del "Bureau" per i soci ARI, o tramite il servizio postale. Vi è anche una possibilità di scambiare QSL tramite un sito web ed in questo caso la QSL card è detta e-qsl.
La notevole duttilità delle tipiche stazioni radioamatoriali (capaci in alcuni casi di operare ovunque e anche senza l'alimentazione proveniente dalla rete elettrica e senza ponti radio) è stata più volte evidenziata e apprezzata in occasione di emergenze siano esse calamità naturali collettive (terremoti, allagamenti, frane, ecc.) che contingenti al singolo individuo (smarrimenti in lande inesplorate, infortuni, malattie, ecc.).
La cartolina QSL
La cartolina QSL è una cartolina personale, normalmente composta da un'immagine o fotografia, con sovrastampato il nominativo della propria stazione, ed i dati essenziali del collegamento effettuato. Una tipica QSL da spedire conterrà il nominativo, per esempio IQ5LI, i dati del collegamento effettuato, ossia la banda, (ad esempio 20 m), il modo (ad esempio 2x SSB), la data e l'ora, unitamente al rapporto dato al corrispondente. Le cartoline QSL sono non soltanto una cortesia, cioè una conferma del collegamento avvenuto, ma diventano utili per l'ottenimento di un diploma. A tal fine è molto importantefar precedere al modo di emissione l'indicazione 2x, ovvero che il collegamento è stato bilaterale. Solo così le QSL sono valide per conseguire eventuali diplomi. Nell'attività di SWL (Short Wave Listener) la QSL serve a certificare l'avvenuto ascolto (ricezione) di un collegamento bilaterale (QSO) tra due (o più) radioamatori. In questo caso l'SWL invierà la QSL ad entrambi i radioamatori ascoltati fornendo i dati relativi al QSO, quali nominativi, data, orario, rapporti RST, banda, nomi, condizioni di ascolto ecc. È quindi doveroso da parte dei radioamatori ascoltati rispondere allo SWL con QSL di conferma che permettano il conseguimento dei diplomi.
I Contest
I contest sono delle gare organizzate dalle associazioni di radioamatori in cui si premia chi stabilisce più collegamenti (punteggio più elevato) in un tempo limitato dalle regole del contest medesimo (tenendo conto di potenza, distanza e banda). I contest vengono effettuati solitamente nei weekend e hanno una durata di varie ore, per esempio di 24-48 ore. Il libro di stazione, attualmente sostituibile da file in maggioranza tipo "Cabrillo" con i collegamenti eseguiti, viene inviato agli organizzatori del contest che provvedono a controllarne la correttezza, confrontandoli con i log dei corrispondenti (controllo incrociato).
I partecipanti ai contest, solitamente, tendono a portarsi su alture o su isole a seconda della frequenza utilizzata o dalle regole del contest, a causa della minore presenza di ostacoli alle onde elettromagnetiche. Tale evenienza comporta l'uso (dove non è presente una linea elettrica) di batterie di accumulatori e di pannelli solari: fattori che contribuiscono solitamente nel punteggio della gara. Il contest può essere eseguito anche nella propria abitazione. Per un'equa competizione è di fondamentale importanza l'osservanza del regolamento da parte dei partecipanti specialmente nei contest dove la potenza di emissione è diversificata in QRP(potenza massima in antenna di 5 W) o in QRO da 100 a 500 W consentiti in Italia.
I Diplomi
Molte associazioni radioamatoriali mondiali rilasciano dei diplomi, cioè degli attestati, a dimostrazione del raggiungimento di un certo numero di collegamenti con un certo numero di paesi o province, ecc.
Il diploma più importante, ricercato dalla maggioranza dei radioamatori, è il DXCC (DX Century Club) istituito nel 1935 dall'ARRL, l'associazione radioamatoriale degli Stati Uniti d'America. Per ottenere questo diploma è necessario dimostrare, tramite le QSL ricevute, di essersi collegati con almeno 100 differenti entità, ognuna con la conferma della cartolina. L'entità può essere uno stato politico, ma anche un'isola che disti almeno 100 chilometri dalla terra ferma. In Italia, ad esempio, la Sardegna è considerata un'entità separata dall'Italia, cosa che non avviene per la Sicilia.
Oltre al DXCC, tra i numerosi altri diplomi esistenti sono molto seguiti il diploma delle isole mondiali (IOTA, cioè Islands On The Air) e il diploma delle 40 zone in cui è diviso il mondo (WAZ).
Queste sono state le parole pronunciate da Alessandro IK5EHI che hanno lasciato l’aula magna ed il sottoscritto con il fiato sospeso e sono state scandite a coronamento di un lavoro di squadra con la “S maiuscola” per realizzare uno “School Contact” con l’astronauta Paolo Nespoli a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Un evento che ha chiuso un percorso didattico durato circa un anno, intrapreso con le classi ad indirizzo scientifico del liceo scientifico “F. Cecioni” di Livorno, in collaborazione la sezione ARI di Livorno, l’ARI sez. Versilia e la Kayser Italia, azienda livornese leader del settore aerospaziale.
Grazie al programma ministeriale denominato “alternanza scuola lavoro” gli studenti sono stati avvicinati al mondo della radio già dallo scorso Gennaio 2017 spiegando loro il ruolo dei radioamatori, le tecniche di trasmissione e l’importanza della radio nelle situazioni di emergenza, sottolineando anche l’aspetto sociale del radioamatore.
Di notevole importanza sono state le dimostrazioni di trasmissione in fonia e di ampio interesse è stata la trasmissione in telegrafia, che suscitò notevole curiosità riguardo alla musicalità delle linee e dei punti, tanto che la quasi la totalità della platea volle sentire l’inconfondibile suono dell’SOS e qualche studente ha voluto anche cimentarsi nella manipolazione del tasto.
Il percorso è continuato con la selezione della scuola, da parte di ARISS, a partecipare allo “School contact” in un evento condiviso con l’istituto artistico “Melotti” di Lomazzo (CO), ovvero far proporre via radio agli studenti all’astronauta Paolo Nespoli, nell’occasione a bordo della navicella ISS, delle domande attinenti alla vita nello spazio.
Qua è entrata in scena l’azienda Kayser Italia, che ha guidato preventivamente gli studenti alla conoscenza “dello spazio” coinvolgendoli precedentemente a questa giornata, in una visita presso lo stabilimento di Livorno, dove è stato possibile conoscere il “Payload Operation Control Center”, ovvero un centro attrezzato per seguire in diretta istante per istante la vita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale “ISS”. Lo staff dell’azienda ha quindi organizzato un evento presso il Liceo dal titolo “La Stazione Spaziale Internazionale: il più grande laboratorio scientifico orbitante”, con lo scopo di informare sulla vita e sugli esperimenti a bordo della ISS, ma anche quello di stimolare la curiosità dei ragazzi che si sarebbero apprestati a presentare le domande all’astronauta italiano.
Particolarmente importante è stato il coinvolgimento della sezione ARI Versilia, nella persona di Alessandro IK5EHI, il quale oltre a mettere a disposizione l’attrezzatura necessaria ha anche apportato la sua esperienza in merito.
Per la giornata sono state quindi organizzate due stazioni radio, la master e quella di riserva. La principale è stata connessa ad un’antenna direttiva posta su un cestello aereo a circa 25 metri e la secondaria ad un’antenna verticale posta sul tetto della scuola.
Dopo l’allestimento delle attrezzature effettuato nei giorni precedenti, tutto era stato provato alla perfezione: radio, amplificatori,parte informatica e collegamento “tele-bridge” in audio conferenza con l’altra scuola, eventuali avarie agli apparati e possibili rimedi.
Finalmente il giorno della chiamata è arrivato, il 3 Novembre 2017 l’aula della scuola era gremita all’inverosimile dagli studenti, dagli insegnanti, dai soci delle sezioni di Livorno e Versilia e del personale della Kayser Italia.
E’ stato lasciato l’onore a IK5EHI chiamare con il nominativo IQ5LI della sezione di Livorno la ISS nell’occasione IR0ISS. Dopo le prime chiamate che non hanno generato risposta ma solo della sana apprensione in sala, finalmente la tanto desiderata risposta dallo spazio è arrivata “Vi ricevo forte e chiaro, buongiorno...”: il CECIONI era in orbita!!!!
Sul grande schermo dietro le radio appaiono anche le immagini in diretta di Paolo grazie al trasmettitore HAMVIDEO a bordo della stazione ed al network di stazioni di terra che hanno provveduto alla ricezione ed allo streaming. Successivamente sono state numerose ed attinenti le domande degli studenti, che in ordine si sono susseguite, all’astronauta Nespoli il quale ha risposto con interesse ed entusiasmo scandendo sempre il nome del ragazzo che poneva il quesito.
Al termine del contatto uno scrosciante applauso della sala ha chiuso il QSO ringraziando per la disponibilità IZ0JPA e non nego che ai radioamatori presenti, compreso il sottoscritto, una lacrimuccia è scesa……..
Mi preme, quindi, ringraziare Fabrizio IU5GEZ socio della sezione di Livorno e project manager della Kayser Italia per il suo instancabile e capillare lavoro di organizzazione e pianificazione, senza il quale niente sarebbe stato possibile, Alessandro IK5EHI per aver apportato la sua esperienza e le sue attrezzature, i soci della sezione di Livorno e Versilia che hanno fatto sentire la loro presenza rimanendo in ascolto per tutto l’evento, IZ5CMI,IW5BUX e IK5PYM per aver messo a disposizione le loro attrezzature, IU5HKX Daniele, per l’occasione membro del gruppo Linux di Livorno che ha curato la parte informatica, la ditta APIGE per aver messo gratuitamente a disposizione il cestello aereo di supporto all’antenna, il Prof. L. Bracci quale docente responsabile del progetto e l’azienda Kayser Italia nella figura del presidente ing. V. Zolesi. Ed è impossibile non concludere menzionando il lavoro di Francesco IK0WGF mentor ARISS, di AMSAT Italia e dell’intero team internazionale di ARISS.
(Da sinistra: Daniele IU5HKX, Alessandro IW5ELA, Marco, IK5PYM, Raffele I5JRR, Roberto IW5BUX, Valfredo Zolesi, Fabrizio IU5GEZ, i colleghi di ARI Versilia Alessandro IK5EHI, Guido IU5GBP e Roberto IZ5GHJ)
Alla fine di questa bellissima esperienza mi preme sottolineare lo spirito di squadra che ha contraddistinto l’intero progetto ed ha visto interagire in armonia fra di loro numerosi soggetti: radioamatori e non, personale docente e aziende locali unite nel fine di raggiungere un comune obiettivo, ovvero quello di far avvicinare gli studenti al mondo della radio e dello spazio.
- LOW POWER - |
|||
Call |
DXCC Worked cnt |
CQ Worked zones |
Points |
IZ5CMI Alessandro |
238 |
40 |
9520 |
IW5ELA Alessandro |
234 |
40 |
9360 |
I5KOV Marco |
194 |
40 |
7760 |
IZ5UGE Doriano |
142 |
33 |
4686 |
- HIGH POWER - |
|||
Call |
DXCC Worked cnt |
CQ Worked zones |
Points |
IK5ORP Giuseppe |
275 |
40 |
11000 |
I5JRR Raffaele |
223 |
40 |
8920 |
IZ5FDD Gabriele |
10 |
5 |
50 |
Dal 3 al 18 Marzo la nostra sezione in collaborazione con l'A.R.M.I (associazione radioamatori marinai italiani), attiverà il nominativo II5IDK per commemorare le stazioni radio costiere della Marina Militare Italiana. Nella città di Livorno il suffisso IDK rappresentava l'identificativo radio di MARITELERADAR LIVORNO, attuale centro di sperimentazione all'interno dell'Accademia Navale che fu stazione costiera di ascolto radio al fine della salvaguardia della vita umana in mare. Ogni informazione riguardo al diploma e all'invio della qsl commemorativa si trova su www.qrz.com digitando il nominativo II5IDK. Cliccare qui per il regolamento (PDF).
Ulteriori informazioni direttamente sul sito dell' Associazione Radioamatori Marinai Italiani.